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Regulatory

Il settore delle life science è uno degli ambiti più regolamentati al mondo in cui i requisiti e la complessità del contesto normativo continuano ad aumentare. Leader globali nell’industria life science, abbiamo un team di esperti di affari normativi provenienti da tutto il mondo in grado di aiutare i nostri clienti a stare al passo con le tendenze attuali e a mantenere desta l’attenzione nei confronti delle opportunità e delle sfide future per quanto riguarda la qualità e gli affari regolatori, ma anche ad affrontare eventuali difficoltà nel rispetto delle norme vigenti.

In questa pagina è possibile consultare un’ampia gamma di specialità e accedere alle nostre competenze normative ad esse correlate.

Il nostro settore Life Science può contribuire alla registrazione di API ed eccipienti negli USA, in Europa, nella regione ICH e in paesi emergenti, il che include la preparazione e la presentazione di: Drug Master File (DMF) USA, ASMF (Active Substance Master Files) UE, dossier CEP e altre tipologie di Master File alle autorità competenti.

Per maggiori informazioni, si rimanda alle pagine sulla Produzione farmaceutica e biofarmaceutica

Normative cinesi sugli eccipienti e sui principi attivi farmaceutici (API)

Con una popolazione in continua crescita e in età sempre più avanzata, quello cinese è un mercato molto interessante per le aziende farmaceutiche. Tuttavia, alle eccezionali opportunità del mercato fanno da contrappeso difficoltà significative per le aziende che intendono produrre, importare o vendere farmaci in Cina.

Le recenti riforme legislative hanno aumentato l’efficienza e la trasparenza normativa e hanno in qualche misura determinato un maggior allineamento con gli approcci internazionali. L’ultima versione della Legge cinese sulla somministrazione di farmaci recepisce il sistema del Titolare dell’Autorizzazione al commercio, ma anche l’obbligo di co-review per API, eccipienti e contenitori.

In base alla Normativa N° 146, promulgata dalla ex China Food and Drug Administration (CFDA) ora denominata National Medical Products Administration (NMPA), i produttori di API ed eccipienti, per ottenere un numero di registrazione, devono sottoporre alla NMPA un dossier tecnico. Dopo l’accettazione, il numero di registrazione verrà pubblicato ufficialmente dal Centro di Valutazione dei Farmaci (CDE, un dipartimento dell’NMPA responsabile della valutazione tecnica) nel sito internet del CDE stesso.

Molti nostri eccipienti ed API hanno già ottenuto la registrazione da parte del CDE. I nostri numeri di registrazione sono disponibili nel sito internet del CDE.

Scarica l’elenco dei nostri dossier di registrazione in corso.

I clienti che per fare riferimento a uno dei nostri eccipienti/ API registrati nella domanda di registrazione di un farmaco hanno bisogno di una Lettera di Accesso non esitino a contattare il rappresentante di zona.

Per maggiori dettagli:
Libro bianco: About Chinese Registration
Webinar: Chinese Excipients Regulation Overview

Impurezze elementali

Per i prodotti Emprove® Life Science, mettiamo a disposizione i dati sulle impurezze elementali per aiutare i nostri clienti a ottemperare alla linea guida ICH Q3D. Il Dossier EII (Informazioni sulle Impurezze Elementali) con informazioni specifiche per ogni lotto di produzione è incluso nel nostro nuovo "Operational Excellence Dossier” Emprove®.

Le specifiche dei prodotti e i Certificati d’Analisi riportano informazioni generali sulle impurezze elementali.

Webinar: Guideline on Elemental Impurities: Challenges and Approaches for Implementation

Leggi di più sul Programma Emprove®

Nitrosammine

La presenza di nitrosammine nei prodotti farmaceutici è diventato oggetto di preoccupazione per la salute pubblica, inducendo le autorità sanitarie a fornire delle linee guida per i titolari di Autorizzazioni al commercio e i produttori per l'esecuzione di valutazioni del rischio e l'attuazione di strategie di mitigazione nel caso di una possibile contaminazione. I nostri esperti hanno contribuito in modo efficace ed efficiente alla valutazione del rischio di API ed eccipienti e hanno messo a disposizione dei clienti le dichiarazioni sulla valutazione attraverso i dossier Emprove®. Il nostro team è formato da membri attivi di gruppi di lavoro di agenzie e di associazioni di settore, il che ci consente di essere sempre aggiornati sull’argomento e di fornire un continuo supporto ai nostri clienti.

Webinar:
Nitrosamines - New Requirements to Evaluate Contamination Risks
Risk-Based Approach to Evaluate Nitrosamines and Elemental Impurities from Single-Use Components

USP <665>: Plastic Components and Systems Used to Manufacture Pharmaceutical Drug Products and Biopharmaceutical Drug Substances and Products

L’impiego di tecnologie monouso (SUT) è ormai consolidato nell’industria biofarmaceutica. Una delle principali difficoltà che esse comportano è la tempestiva valutazione dei rilasciabili derivanti da una diversificata tipologia di componenti in materiali plastici differenti. Per qualunque presentazione della domanda di autorizzazione alle autorità di regolamentazione, quando nel processo produttivo si utilizzano sistemi monouso (SUS) sono necessari i dati e la valutazione dei rischi sui possibili rilasciabili. La Farmacopea Statunitense (USP) ha alimentato la discussione per arrivare alla definizione di una procedura standard per la qualifica dei SUS e nel 2021 ha pubblicato il nuovo capitolo generale <665> che assumerà carattere di ufficialità nel maggio 2026.

Per centrare l'obiettivo di assicurare che un SUS sia idoneo per l'impiego previsto, il capitolo <665> comprende un protocollo di estrazione standard per la caratterizzazione del profilo degli estraibili organici come punto di partenza per la valutazione tossicologica da parte del produttore farmaceutico. Con il nostro programma Emprove®, permettiamo una valutazione accelerata dei rischi mettendo a disposizione affidabili dati sugli estraibili nel rispetto del capitolo <665> della USP e degli standard di settore definiti dal BioPhorum Operations Group.

Maggiori informazioni sui filtri e componenti monouso Emprove®

Webinar: Upcoming USP 665 - Level of Characterization of Single-Use Systems Today and Tomorrow

Test di reattività biologica per filtri e componenti monouso: passaggio da metodiche di valutazione "in vivo" a metodi "in vitro"

In linea con l'iniziativa della USP di cui forniamo il riferimento qui di seguito, per la qualifica dei materiali plastici di filtri e tecnologie monouso (SUT) stiamo eliminando i test che prevedono il ricorso agli animali per utilizzare esclusivamente il metodo in vitro ISO 10993-5, Biological evaluation of medical devices-tests for in vitro cytotoxicity.

Una recente comunicazione della USP ha evidenziato una strategia per eliminare i test dei materiali plastici sugli animali. Questa strategia prevede l'eliminazione del sistema di classificazione mediante test sugli animali descritto nel capitolo <88> della USP Biological Reactivity Test, In Vivo e mette in evidenza l'approccio alternativo basato su cellule del capitolo <87> della USP Biological Reactivity Test, In Vitro. Questi standard compendiali per i test di reattività biologica di elastomeri, materiali plastici e di altri materiali polimerici si riferiscono al confezionamento dei prodotti farmaceutici (cioè, sistemi di chiusura del contenitore primario) e ai sistemi di somministrazione (es. siringhe, autoiniettori, inalatori, sistemi di somministrazione endovenosa). I materiali plastici utilizzati nei sistemi di produzione farmaceutica come filtri e SUT esulano dal campo di applicazione di queste norme per i test di reattività biologica. Vista la mancanza di standard specifici per i sistemi produttivi, l'industria ha storicamente applicato il capitolo <88> della USP, Classe VI, sia a filtri che a SUT. La nostra azienda, sulla base di recenti collaborazioni con la USP e con gruppi industriali, oltre che di una valutazione dei metodi di prova, ha preso la decisione di abbandonare questo approccio che prevede il ricorso ai test sugli animali e di utilizzare i test "in vitro" per filtri e SUT. Sia i metodi in vitro, sia quelli in vivo sono in grado di rivelare la reattività di un materiale plastico; si è, inoltre, dimostrato che questi metodi sono tra loro comparabili.

La norma ISO 10993-5 è uno standard internazionale per i test di reattività biologica in vitro per i dispositivi medici; essa soddisfa, tra l'altro, i requisiti del capitolo <87> della USP.

Riferimento: USP’s Approach for Future Revision of Biological Reactivity Chapters (87), (88), and (1031). (July 1, 2020) - https://online.usppf.com/usppf/document/GUID-DB0E469C-AD8F-41EE-A4B9-0A785A61E79B_10101_en-US

Webinar: Regulatory Talks: Is USP 88, Class VI Animal Bioreactivity Testing Necessary for Plastics used in Manufacturing

Webinar: Evaluating USP 665 for Extractables testing and reducing animal testing for Biological Reactivity

Libro bianco: Industry Alignment to Eliminate USP <88> In Vivo Animal Bioreactivity Testing for Polymer Characterization in Pharma Manufacturing

Poiché le terapie cellulari e geniche sono agenti terapeutici innovativi, le regolamentazioni che le normano sono in continua evoluzione. In tutto il mondo le agenzie di regolamentazione pubblicano linee guida concernenti i diversi aspetti dello sviluppo di terapie cellulari e geniche.

Il nostro comparto Life Science si sta dedicando attivamente allo sviluppo di svariate soluzioni per lo sviluppo e il processo produttivo di queste terapie. Per soddisfare le esigenze di questo mercato, offriamo diversi prodotti ma anche servizi per la produzione e l’analisi.

Tra le linea guida più recenti citiamo:

  1. EudraLex: La disciplina relativa ai medicinali nell’Unione Europea, Volume 4, Norme di buona fabbricazione;
    Guida alle norme per la buona fabbricazione specifica per i prodotti medicinali per terapie avanzate (ATMP)
  2. Questa linea guida elenca i requisiti delle GMP che devono essere applicati nella produzione di ATMP che hanno ottenuto l'autorizzazione all’immissione in commercio e per quelli utilizzati nell’ambito di una sperimentazione clinica. Essa promuove un approccio basato sul rischio e un livello di attuazione appropriato per ogni fase di sviluppo del farmaco. Inoltre, particolare enfasi viene posta sull’attuazione di sistemi adeguati per assicurare la tracciabilità degli ATMP, dei loro materiali di partenza e delle materie prime critiche.
  3. FDA USA 2020: Chemistry, Manufacturing and Control (CMC) Information for Human Gene Therapy Investigational New Drug Applications (INDs); Guidance for Industry
    https://www.fda.gov/regulatory-information/search-fda-guidance-documents/chemistry-manufacturing-and-control-cmc-information-human-gene-therapy-investigational-new-drug
    Questo documento espone i requisiti normativi concernenti identità, purezza, potenza e sicurezza di materie prime e materiali di partenza, sostanza attiva e prodotto medicinale per le terapie geniche nelle prime fasi dello sviluppo.
  4. Unione Europea 2021: Questions and answers on the principles of GMP for the manufacturing of starting materials of biological origin used to transfer genetic material for the manufacturing of ATMPs (europa.eu)

Questa linea guida chiarifica l’applicabilità delle GMP ai materiali di partenza utilizzati nella produzione di ATMP in diverse fasi dello sviluppo. Ciò è molto importante per i vettori (virali/ microbici) utilizzati per la produzione di medicinali di terapie cellulari e geniche.

I nostri prodotti e i nostri servizi sono stati ideati per soddisfare i requisiti delineati in queste e in altre normative.

Webinar:
Navigating regulations - novel cell therapy platforms and their path to clinical manufacturing
Navigating the Regulatory Terrain during Cell & Gene Therapy Production

mRNA

L’impiego di RNA come principio attivo in prodotti medicinali è diventato sempre più importante negli ultimi anni nonostante la sua instabilità nei fluidi biologici e la sua incapacità di integrarsi nel genoma delle cellule umane. Oltre alle applicazioni “in vivo”, è utilizzato per scopi terapeutici "ex vivo" in agenti di correzione genica.
Altre informazioni

Risorse correlate
Webinar: Regulatory Considerations for mRNA
Simposio virtuale: How mRNA Technology Impacts our Future (on24.com)

Nel food and beverage, per avere successo è necessario lavorare con partner che conoscono i requisiti normativi e che forniscono prodotti ad essi conformi. Il nostro team responsabile del food and beverage, grazie a un’ampia conoscenza delle normative di tutto il mondo, contribuisce ad assicurare che la nostra offerta di ingredienti, filtri e test soddisfi le esigenze dei nostri clienti.

Aromi e fragranze

I nostri aromi sono corredati di un’estesa documentazione a supporto delle necessità dei nostri clienti, tra cui:

  • dichiarazioni di conformità con le normative USA o EU, dove pertinenti
  • informazioni nutrizionali
  • dichiarazioni degli allergeni per gli allergeni alimentari regolamentati in USA, EU e Giappone
  • informazioni sugli OGM come previsto dai regolamenti CE N° 1829/2003 e 1830/2003 e dall’USDA Bioengineered Food Disclosure (6 CFR 77)
  • certificazione vegana/ vegetariana
  • dichiarazioni di conformità alle norme USA o EU concernenti gli aromi naturali, se pertinenti
  • certificati Kosher e Halal, se pertinenti

Tutti i nostri prodotti ad uso alimentare sono processati in impianti che aderiscono ai severi principi dell’Hazard Analysis and Critical Control Points (HACCP) e che soddisfano tutti i requisiti igienici e delle GMP. Trova gli ingredienti per aromi di cui hai bisogno effettuando una ricerca o ordinandoli per caratteristiche organolettiche desiderate nella nostra pagina dedicata ad Aromi e fragranze. Qui troverai anche i libri bianchi più recenti, informazioni sulle normative e highlight dei prodotti.

I nostri aromi sono soggetti ad analisi approfondite e a un sistema di gestione che assicura il rispetto dei requisiti FEMA (Flavor and Extract Manufacturers Association) e FLAVIS (flavouring information system) per l’Unione Europea. Dove esistenti, i numeri FEMA e FLAVIS sono citati nelle pagine descrittive dei nostri prodotti.

Additivi alimentari

I nostri additivi alimentari, parte del portfolio Emprove®, vengono analizzati in maniera approfondita e sono gestiti in modo da assicurare la conformità ai requisiti del Food Chemical Codex (FCC) e dei numeri E. Numeri FCC ed E sono citati nelle pagine descrittive dei nostri prodotti, dove esistenti.

I dossier qualitativi dei nostri materiali comprendono:

  • diagramma di flusso del processo
  • dichiarazione TSE/BSE
  • certificazione degli allergeni
  • certificazione degli OGM
  • dichiarazione sulla melammina
  • certificazione Halal
  • certificazione Kosher

Elenco degli additivi alimentari del FCC

Analisi dell’industria alimentare

Sottoponiamo il nostro portfolio dei prodotti per analisi dell’industria alimentare ad esami e prove rigorose per essere certi che soddisfi i più recenti standard normativi e i metodi ISO. Una rassegna completa delle normative di settore e delle analisi richieste per gruppi di alimenti e per paesi e regioni può essere consultata alla pagina dedicata alla conformità normativa delle analisi nel settore alimentare.

Materiali che vengono a contatto con gli alimenti

Il Certificato di Qualità (CdQ) dei nostri filtri comprende informazioni sull’origine animale, sulla conformità al 21 CFR 210.3 per quanto concerne il rilascio di fibre, sui test di reattività USP <88> per escluderne la tossicità, ma anche le caratteristiche tecniche che è necessario conoscere per identificare i filtri ottimali per il processo dei propri prodotti, che si tratti di birro, vino, acqua o di altre categorie di alimenti.

Per saperne di più sui nostri filtri per la produzione alimentare o farmaceutica, consulta la pagina dedicata alla filtrazione.

Analisi della cannabis nell’industria alimentare

Negli ultimi anni, il settore della cannabis in Nord America è andato incontro a una rapida crescita. Il Canada ha legalizzato la vendita di prodotti alimentari alla cannabis (con alcune limitazioni) e negli Stati Uniti alcune forme di cannabis edibile per uso ricreativo o medico con livelli di THC superiori allo 0,3 per cento sono state legalizzate dalle giurisdizioni di numerosi stati, sebbene ancora vietate a livello federale.

Per le analisi della cannabis, i diversi stati possono richiedere la determinazione dei livelli di batteri patogeni, di contaminanti quali i pesticidi, di metalli pesanti e micotossine nei materiali vegetali e nei derivati. Anche la determinazione dell’attività biologica e del contenuto di cannabinoidi è importante perché questi fattori sono spesso correlati alla sicurezza e alla conformità.

Per meglio soddisfare le esigenze analitiche e trasmettere le nostre competenze in ambito normativo, lavoriamo in stretta collaborazione con organizzazioni del settore; un esempio è la partecipazione al Cannabis Analytical Science Program (CASP) di AOAC. Prodotti come le nostre unità Simplate® per la determinazione di lieviti e muffe sono stati sottoposti a un esame formale da parte di AOAC per l’analisi di alcuni prodotti a base di cannabis.

Inoltre, offriamo un assortimento esauriente di standard analitici e di materiali di riferimento certificati (CRM). Forniamo standard per analisi di terpeni, cannabinoidi, pesticidi, micotossine e metalli pesanti oltre a test per la determinazione dell'attività biologica.

Maggiori informazioni sui prodotti utilizzabili per le analisi della cannabis

Carne coltivata

Un recente rapporto UN stima che il 14,5 per cento dei gas serra antropogenici globali sono il risultato dell’allevamento del bestiame che, non solo consuma considerevoli risorse energetiche, ma richiede anche l’utilizzo di enormi estensioni di suolo. Inoltre, la produzione di carne è molto inefficiente. Si stima che per produrre 1 kg di carne ci vogliano 7 kg di cereali; pertanto, l’impatto dell’allevamento del bestiame va aggiunto alle risorse necessarie per coltivare, processare e trasportare il foraggio. Alla luce di queste preoccupazioni, c’è un forte impulso a trovare alternative all’attuale produzione di carne per contribuire a soddisfare il fabbisogno di una popolazione crescente.

La carne coltivata, cioè cresciuta in bioreattore a partire da qualche cellula staminale, promette di essere sana e nutriente senza l’impatto ambientale dell’allevamento di bestiame.

Il nostro Cultured Meat Innovation Center collabora in maniera serrata con gli innovatori della carne coltivata e con gli enti regolatori per offrire al mercato gli strumenti e gli ingredienti necessari a questo settore in rapida crescita. Con i nostri esperti di regolamentazioni dedicati, desideriamo collaborare con te per contribuire a portare queste innovazioni dal laboratorio alla tavola. Per esempio, stiamo lavorando a terreni di coltura di grado alimentare che soddisfino le esigenze tecniche e i requisiti normativi per la coltivazione della carne artificiale.

La certificazione e la registrazione dei dispositivi medici e dei diagnostici in vitro (IVD) richiede la preparazione e il mantenimento della documentazione tecnica pertinente. Dopo il lancio del prodotto, offriamo il nostro supporto per le attività di vigilanza e post-commercializzazione. In caso di ispezioni pianificate o non pianificate da parte delle autorità competenti o degli organismi notificati, il nostro team Regulatory globale collabora con il team Quality e con altri staff multidisciplinari per minimizzare i rischi di non-conformità.

Regolamenti UE in materia di dispositivi medici e diagnostici in vitro, 2017

I regolamenti UE in materia di dispositivi medici e diagnostici in vitro risalenti al 2017 rappresentano la maggiore novità nell'ambito delle normative europee concernenti questi prodotti dai tempi dell’introduzione delle direttive attuali sulla marcatura CE europea.

Queste normative introducono un certo numero di nuovi requisiti e modifiche. Tra le principali novità citiamo:

  • modifiche nella classificazione degli IVD che determineranno un maggior numero di IDV sottoposti a valutazioni di conformità da parte degli organismi notificati (circa. 80%)
  • nuovi requisiti per la valutazione delle prestazioni degli IVD tra cui i rapporti sulla valutazione delle prestazioni
  • nasce un nuovo ruolo funzionale all’interno delle organizzazioni, quello della persona responsabile del rispetto della normativa, con l’obiettivo di assicurare la sicurezza e l’efficacia dei dispositivi per tutto il loro ciclo di vita
  • introduzione delle misure sulla tracciabilità - Identificativo Unico del Dispositivo (UDI-DI)
  • controllo più stretto dei produttori da parte degli organismi notificati. I produttori devono essere sempre pronti a audit senza preavviso.

ISO 13485:2016

  • Dopo più di dieci anni, è stato adottato l’aggiornamento dello standard globale per i sistemi di gestione della qualità (QMS) dei dispositivi medici. La norma ISO 13485:2016 ha sostituito la versione precedente del 2003.
  • Fino al marzo 2019, le norme ISO 13485:2003 e ISO 13485:2016 sono coesistite per consentire la transizione al nuovo standard a produttori, enti di accreditamento/certificazione e autorità di regolamentazione. La versione europea armonizzata dello standard ISO 13485 è impiegata per dimostrare la conformità del proprio QMS ai requisiti che permettono di produrre dispositivi medici e IVD con marchio CE nel rispetto delle direttive europee in vigore e dei nuovi regolamenti. Ci si riferisce al nuovo standard del 2016 anche come base per le ispezioni MDSAP (Programma di audit singolo per i dispositivi medici).
  • Nel 2021, è stato pubblicato l’emendamento EN ISO 13485:2016+A11:2021 corredato di nuovi allegati con le tavole di corrispondenza tra i requisiti dei regolamenti (UE) 2017/745 e (UE) 2017/746 e singole clausole dello standard ISO 13485:2016. Una volta armonizzato ufficialmente lo standard 2021, l’ottemperanza alle sue clausole garantirà la presunzione di conformità con i requisiti corrispondenti dei nuovi regolamenti per i cinque anni successivi.

Scarica le nostre certificazioni ISO 13485.

Le apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) sono i dispositivi che dipendono, per un corretto funzionamento, da correnti elettriche, il che comprende attrezzature alimentate da reti monofasiche, trifasiche o da batterie. Esse possono includere tutto quello che va dai moduli di riscaldamento ai laser, alle lampade UV fino ai sottosistemi elettrici ad alto voltaggio.

Che tipo di prodotti offriamo?

Benché ognuno dei maggiori mercati mondiali sia regolamentato da normative specifiche, molti di essi sono armonizzati per quanto riguarda i requisiti da soddisfare prima della vendita. La maggior parte dei requisiti normativi può essere suddivisa nelle seguenti categorie:

  • sicurezza elettromeccanica: questi requisiti riguardano scintille, incendi, scosse, bordi taglienti, istruzioni per l’uso e altri rischi simili associati ai prodotti elettrici
  • compatibilità e interferenza elettromagnetica: questi requisiti prendono in esame la radiazione elettrica/il disturbo elettrico emanati durante il normale funzionamento ed eventuali malfunzionamenti del prodotto alla presenza di radiazioni elettriche/ disturbi elettrici esterni
  • conformità ambientale: questi requisiti prendono in considerazione l’impatto ambientale dei dispositivi elettrici una volta che essi non siano più utilizzabili e si ritiene che debbano essere smaltiti. Questa categoria comprende le direttive europee RoHS, che limita l'uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, e WEEE che regolamenta lo smaltimento delle apparecchiature elettriche ed elettroniche. (N.B: ci siamo riferiti a direttive Europee, ma quasi tutti i mercati devono soddisfare requisiti simili.)

Alcuni regolamenti richiedono l’esecuzione di prove e la certificazione da parte di terzi, per altri sono sufficienti le autocertificazioni. In entrambi i casi, prima che un prodotto venga immesso sul mercato la sua documentazione tecnica deve essere corredata di una prova della compatibilità di detto prodotto con queste normative. Tale prova di compatibilità può essere costituita, tra l’altro, da rapporti di test condotti da enti certificati, certificazioni rilasciate da enti certificati, “listing report” di laboratori di prova riconosciuti a livello nazionale, rapporti di prove di compatibilità elettromagnetica (EMC) e rapporti di prova rilasciati da laboratori accreditati FCC (Federal Communications Commission). Questa documentazione tecnica deve essere resa disponibile a clienti, autorità e auditor per provare rapidamente che il dispositivo soddisfa tutte le normative pertinenti.

Per saperne di più sui requisiti normativi concernenti le apparecchiature elettriche ed elettroniche nel mondo, dà un’occhiata ai nostri partner alla pagina Testing Intertek

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