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Merck

Strategie di formulazione liquida

Da sinistra a destra, l'immagine mostra un bicchierino contenente un liquido rosso, un recipiente di vetro pieno del medesimo liquido, un flaconcino di vetro ambrato con tappo contagocce, un flaconcino in plastica contenente gocce oftalmiche, una fialetta in vetro sdraiata e una fialetta in vetro contenente un liquido trasparente con una siringa infilata nel setto del tappo.

Molti farmaci vengono somministrati in forma liquida. Che vangano iniettati, infusi, consumati oralmente o applicati localmente, questi agenti terapeutici presentano ai formulatori difficoltà specifiche. Perché queste vie di somministrazione si rivelino efficaci, il principio attivo (API) deve essere sufficientemente solubile e stabile. A questi si aggiungono altri requisiti specifici per le diverse vie di somministrazione, ad esempio un intervallo ben preciso di pH, tonicità o viscosità per garantire l’applicabilità e/o la tollerabilità, un gusto ottimizzato per un maggior gradimento da parte dei pazienti, livelli ridotti di carica microbica e di endotossine o, ad esempio per gli iniettabili, la sterilità verificata del prodotto, finito per minimizzare i rischi per i pazienti.


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La nostra ampia gamma di prodotti conformi alle GMP comprende le materie prime per lo sviluppo e la produzione di forme di dosaggio solide, semisolide e liquide per molecole grandi e piccole.
Eccipienti per forme farmaceutiche liquide

Siamo i partner ideali per le vostre forme farmaceutiche liquide: disponiamo di un’ampia selezione di eccipienti per la formulazione di molecole piccole e grandi, oltre che per forme liquide destinate a vie di somministrazione differenti, come preparazioni oftalmiche, nasali, parenterali, orali o otiche.

 

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Poster dedicato alle materie prime farmaceutiche granulari
Materiali granulari

Altamente scorrevoli (free-flowing) e facili da maneggiare, le nostre materie prime granulari riducono i processi di agglomerazione e permettono una più facile processabilità, migliorando così la velocità della vostra produzione e la sicurezza degli operatori.

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Forme di dosaggio parenterali
Soluzioni per le formulazioni iniettabili e parenterali

La sterilità è un requisito essenziale per le applicazioni ad alto rischio, come gli iniettabili, le formulazioni parenterali, le soluzioni oftalmiche o quelle per dialisi peritoneale e molte altre ancora. 

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Sostanza solida bianca in forma di polvere fine che si scioglie in acqua.
Prodotti chimici per la preformulazione degli API

Scoprite la nostra gamma di prodotti chimici per la preformulazione degli API, in grado di migliorarne la solubilità. I nostri prodotti possono aiutarvi nelle fasi di formazione di sali, formazione di co-cristalli, scelta del polimorfo e nano-macinazione.

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Al fine di determinare quale sia la soluzione ottimale per un determinato API e quali i requisiti della sua formulazione, è importante comprendere come e con quali eccipienti superare queste difficoltà e conoscere i criteri fondamentali in base ai quali scegliere l’approccio migliore.

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Scoprite il nostro assortimento completo di eccipienti per formulazioni liquide e di principi attivi che vi aiuteranno a superare tutte le difficoltà esaminate e a ridurre i rischi nel corso dello sviluppo e della produzione.

Un flaconcino di vetro pieno tenuto tra le dita

La solubilità è un requisito imprescindibile per garantire la biodisponibilità di una molecola e l’effetto terapeutico desiderato. Si stima che il 70–90% dei farmaci attualmente in via di sviluppo sia scarsamente solubile in acqua; pertanto, trovare soluzioni adeguate per superare questa difficoltà è sempre più importante e urgente.

  • Per risolvere i problemi di solubilità e di stabilità delle piccole molecole, è possibile ricorrere a svariate tecniche tra cui la formulazione e la preformulazione degli API.
  • La preformulazione ha luogo nelle prime fasi di sviluppo di un farmaco e si avvale di strategie come la formazione di sali e di co-cristalli per migliorare le caratteristiche di un API, per esempio incrementandone la solubilità.
  • Alcuni degli eccipienti più versatili utilizzati nelle formulazioni liquide sono le ciclodestrine e i tensioattivi.
    • I tensioattivi stabilizzano le emulsioni o le sospensioni e possono anche incrementare la solubilità del principio attivo. Sono, inoltre, disponibili nuovi approcci come i sistemi di drug delivery auto-emulsionanti.
    • Per incrementare sia la solubilità, sia la stabilità degli API si può ricorrere alle ciclodestrine.
    • La meglumina, oltre che come controione nei sali, può fungere da eccipiente funzionale per migliorare solubilità e stabilità degli API e per regolare il valore di pH.
    Un medico pratica un'iniezione a un paziente.

    Le preparazioni parenterali sono formulazioni ad alto rischio. A causa della loro modalità di somministrazione, la possibilità che eventuali contaminazioni causino danni è maggiore rispetto ad altre vie di somministrazione come quella orale o l’applicazione topica. 

      Una persona si mette delle gocce negli occhi.

      La formulazione di preparazioni oftalmiche presenta difficoltà specifiche. Per garantire la sicurezza, la tollerabilità e l’efficacia della medicazione, è necessario bilanciare opportunamente numerosi fattori tra i quali tonicità, pH e viscosità. Contemporaneamente, è necessario garantire livelli ridotti di contaminazione microbica in tutto il periodo di validità e di impiego del preparato.

      • Gli eccipienti svolgono un ruolo importante nelle forme di dosaggio oftalmiche, esercitando un effetto diretto su parametri critici di processo e su attributi critici per la qualità. I polimeri sono particolarmente indicati per le forme di dosaggio oftalmico, cui assicurano diversi benefici importanti.
      • Numerosi sono i vantaggi conseguenti all’impiego dell'alcol polivinilico (PVA) nelle formulazioni oftalmiche. Questo eccipiente, compatibile con numerosi altri eccipienti, si presta a diverse finalità, per esempio la ritenzione nella cavità oculare e una migliore solubilità.
        Una farmacista si trova vicino a delle mensole piene di prodotti tenendo in mano un blocco per appunti.

        Le formulazioni farmaceutiche, soprattutto quelle liquide e semisolide, sono soggette a una contaminazione microbica indesiderata. In assenza di misure preventive, essa interferirebbe gravemente con il periodo di validità e con la sicurezza dei pazienti. Per proteggere le formulazioni dalla contaminazione e per garantire loro la durata necessaria, si può far uso di conservanti. 

        • Per scegliere il conservante più adatto per una determinata formulazione, è necessario prendere in considerazione numerosi fattori. 
        • Un conservante molto utilizzato per via della sua attività antimicrobica ad ampio spettro in un vasto intervallo di pH è il benzalconio cloruro. Esso trova impiego nelle preparazioni oftalmiche ma anche nelle formulazioni otiche e inalabili e nei preparati per somministrazione transmucosale e topica. 
        • L’alcol benzilico è un conservante utilizzato negli iniettabili e nelle preparazioni otiche, orali e per uso topico. Trova impiego anche come stabilizzante e, per via delle sue proprietà anestetiche, può essere impiegato per ridurre il dolore in sede di iniezione. 
        • Il metilparabene è comunemente utilizzato come conservante in associazione al propil-parabene o propil 4-idrossibenzoato. A proposito di parabeni, di solito nelle formulazioni si preferisce l'impiego dei sali (ad esempio il sale sodico del metilparabene) che sono più idrosolubili. 
        • L’acido benzoico e i benzoati di sodio trovano impiego in applicazioni alimentari e farmaceutiche a basso rischio. Essendo molto più solubile in acqua, il benzoato di sodio è impiegato in un gran numero di prodotti, in elevata percentuale preparazioni liquide orali.
          Un operatore che indossa l'equipaggiamento di protezione individuale completo preme un tasto di un bioreattore.

          Quando si progetta un processo produttivo, l’obiettivo è quello di portare nuove terapie sul mercato in maniera più rapida ed economicamente più vantaggiosa. Fondamentale per l’efficienza del flusso operativo è evitare interruzioni di processo, deviazioni dalla qualità e rischi alla sicurezza degli operatori.

          • L’agglomerazione delle sostanze chimiche, la formazione di polveri e processi di pesatura laboriosi sono fattori che riducono l’efficienza. Soluzioni come le materie prime granulari che, essendo estremamente scorrevoli (free-flowing), tendono molto meno a formare agglomerati, permettono una più facile processabilità, migliorando così la velocità della produzione e la sicurezza degli operatori. 
          • Anche tecnologie di confezionamento innovativo come la “Right-size Weighing” in cui ogni contenitore viene riempito con un quantitativo preciso di sostanza, le sacche monouso per il trasferimento di polveri e soluzioni speciali per i sali igroscopici possono contribuire a semplificare i processi e a velocizzare la produzione. 
            Una dottoressa porge un cucchiaio pieno di liquido a un bambino.

            Una formulazione liquida orale amara o con un sapore sgradevole risulterà poco gradita ai pazienti, soprattutto quelli pediatrici. Per migliorare il gusto di queste formulazioni è necessario tener conto di numerosi fattori tra i quali il potere dolcificante, l’aroma, la palatabilità e il retrogusto, senza dimenticare sicurezza e stabilità.

            • Mascherare il sapore amaro degli API e migliorare il profilo di dolcezza della formulazione è un approccio molto efficace per aumentare il gradimento della forma di dosaggio finale da parte dei pazienti. 
              Uno scienziato aggiunge una goccia d'acqua a una pianta che cresce in un beacher. Alla sua sinistra, ci sono quattro contenitori pieni di liquidi verdi.

              I folati sono vitamine del gruppo B essenziali per la salute e il benessere. La stabilità dei folati, inclusa quella dell’acido folico, la corrispondente molecola di sintesi, è compromessa dall’ossidazione; questa è una delle difficoltà da superare quando si sviluppano formulazioni liquide della vitamina.

              • L’ Arcofolin® è un L-5-metiltetraidrofolato proprietario caratterizzato da stabilità a lungo termine in soluzione. Nella sua forma attiva è direttamente biodisponibile, viene assorbito più rapidamente e non maschera una eventuale carenza di vitamina B12.  

                Two gloved hands inspect a batch of blue pills.

                Nella produzione di piccole molecole di impiego farmaceutico, per superare ostacoli che si fanno sempre più complessi è necessario un approccio strategico ad ognuno dei punti chiave: produzione del principio attivo, formulazione, conformità normativa, qualità delle materie prime e scelta dei fornitori.

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