Strategie di formulazione liquida
Molti farmaci vengono somministrati in forma liquida. Che vangano iniettati, infusi, consumati oralmente o applicati localmente, questi agenti terapeutici presentano ai formulatori difficoltà specifiche. Perché queste vie di somministrazione si rivelino efficaci, il principio attivo (API) deve essere sufficientemente solubile e stabile. A questi si aggiungono altri requisiti specifici per le diverse vie di somministrazione, ad esempio un intervallo ben preciso di pH, tonicità o viscosità per garantire l’applicabilità e/o la tollerabilità, un gusto ottimizzato per un maggior gradimento da parte dei pazienti, livelli ridotti di carica microbica e di endotossine o, ad esempio per gli iniettabili, la sterilità verificata del prodotto, finito per minimizzare i rischi per i pazienti.
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Siamo i partner ideali per le vostre forme farmaceutiche liquide: disponiamo di un’ampia selezione di eccipienti per la formulazione di molecole piccole e grandi, oltre che per forme liquide destinate a vie di somministrazione differenti, come preparazioni oftalmiche, nasali, parenterali, orali o otiche.
Altamente scorrevoli (free-flowing) e facili da maneggiare, le nostre materie prime granulari riducono i processi di agglomerazione e permettono una più facile processabilità, migliorando così la velocità della vostra produzione e la sicurezza degli operatori.
La sterilità è un requisito essenziale per le applicazioni ad alto rischio, come gli iniettabili, le formulazioni parenterali, le soluzioni oftalmiche o quelle per dialisi peritoneale e molte altre ancora.
Scoprite la nostra gamma di prodotti chimici per la preformulazione degli API, in grado di migliorarne la solubilità. I nostri prodotti possono aiutarvi nelle fasi di formazione di sali, formazione di co-cristalli, scelta del polimorfo e nano-macinazione.
Al fine di determinare quale sia la soluzione ottimale per un determinato API e quali i requisiti della sua formulazione, è importante comprendere come e con quali eccipienti superare queste difficoltà e conoscere i criteri fondamentali in base ai quali scegliere l’approccio migliore.
Fate una ricerca tra i numerosi documenti disponibili: schede tecniche, certificati e documentazione tecnica.
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Scoprite il nostro assortimento completo di eccipienti per formulazioni liquide e di principi attivi che vi aiuteranno a superare tutte le difficoltà esaminate e a ridurre i rischi nel corso dello sviluppo e della produzione.
Migliorare la solubilità degli API
La solubilità è un requisito imprescindibile per garantire la biodisponibilità di una molecola e l’effetto terapeutico desiderato. Si stima che il 70–90% dei farmaci attualmente in via di sviluppo sia scarsamente solubile in acqua; pertanto, trovare soluzioni adeguate per superare questa difficoltà è sempre più importante e urgente.
- Per risolvere i problemi di solubilità e di stabilità delle piccole molecole, è possibile ricorrere a svariate tecniche tra cui la formulazione e la preformulazione degli API.
- La preformulazione ha luogo nelle prime fasi di sviluppo di un farmaco e si avvale di strategie come la formazione di sali e di co-cristalli per migliorare le caratteristiche di un API, per esempio incrementandone la solubilità.
- Alcuni degli eccipienti più versatili utilizzati nelle formulazioni liquide sono le ciclodestrine e i tensioattivi.
- I tensioattivi stabilizzano le emulsioni o le sospensioni e possono anche incrementare la solubilità del principio attivo. Sono, inoltre, disponibili nuovi approcci come i sistemi di drug delivery auto-emulsionanti.
- Per incrementare sia la solubilità, sia la stabilità degli API si può ricorrere alle ciclodestrine.
- La meglumina, oltre che come controione nei sali, può fungere da eccipiente funzionale per migliorare solubilità e stabilità degli API e per regolare il valore di pH.
Minimizzare i rischi nelle applicazioni ad alto rischio
Le preparazioni parenterali sono formulazioni ad alto rischio. A causa della loro modalità di somministrazione, la possibilità che eventuali contaminazioni causino danni è maggiore rispetto ad altre vie di somministrazione come quella orale o l’applicazione topica.
- Pertanto, le regolamentazioni che disciplinano questi preparati sono particolarmente rigorose e il produttore del prodotto finito deve mettere in atto tutte le misure precauzionali opportune per minimizzare i rischi lungo l’intero processo produttivo, scegliere le materie prime appropriate e ridurre i livelli di contaminazione microbica.
- Gli eccipienti possono essere utilizzati per ottimizzare i processi, per proteggere, supportare, incrementare la stabilità e la biodisponibilità, modulare il rilascio dell’API e per potenziare l’efficacia del farmaco. Nel caso degli iniettabili, attente considerazioni su come minimizzare i rischi correlati agli eccipienti sono estremamente importanti.
Garantire sicurezza e tollerabilità alle preparazioni oftalmiche
La formulazione di preparazioni oftalmiche presenta difficoltà specifiche. Per garantire la sicurezza, la tollerabilità e l’efficacia della medicazione, è necessario bilanciare opportunamente numerosi fattori tra i quali tonicità, pH e viscosità. Contemporaneamente, è necessario garantire livelli ridotti di contaminazione microbica in tutto il periodo di validità e di impiego del preparato.
- Gli eccipienti svolgono un ruolo importante nelle forme di dosaggio oftalmiche, esercitando un effetto diretto su parametri critici di processo e su attributi critici per la qualità. I polimeri sono particolarmente indicati per le forme di dosaggio oftalmico, cui assicurano diversi benefici importanti.
- Numerosi sono i vantaggi conseguenti all’impiego dell'alcol polivinilico (PVA) nelle formulazioni oftalmiche. Questo eccipiente, compatibile con numerosi altri eccipienti, si presta a diverse finalità, per esempio la ritenzione nella cavità oculare e una migliore solubilità.
Prolungare il periodo di validità e limitare la contaminazione microbica
Le formulazioni farmaceutiche, soprattutto quelle liquide e semisolide, sono soggette a una contaminazione microbica indesiderata. In assenza di misure preventive, essa interferirebbe gravemente con il periodo di validità e con la sicurezza dei pazienti. Per proteggere le formulazioni dalla contaminazione e per garantire loro la durata necessaria, si può far uso di conservanti.
- Per scegliere il conservante più adatto per una determinata formulazione, è necessario prendere in considerazione numerosi fattori.
- Un conservante molto utilizzato per via della sua attività antimicrobica ad ampio spettro in un vasto intervallo di pH è il benzalconio cloruro. Esso trova impiego nelle preparazioni oftalmiche ma anche nelle formulazioni otiche e inalabili e nei preparati per somministrazione transmucosale e topica.
- L’alcol benzilico è un conservante utilizzato negli iniettabili e nelle preparazioni otiche, orali e per uso topico. Trova impiego anche come stabilizzante e, per via delle sue proprietà anestetiche, può essere impiegato per ridurre il dolore in sede di iniezione.
- Il metilparabene è comunemente utilizzato come conservante in associazione al propil-parabene o propil 4-idrossibenzoato. A proposito di parabeni, di solito nelle formulazioni si preferisce l'impiego dei sali (ad esempio il sale sodico del metilparabene) che sono più idrosolubili.
- L’acido benzoico e i benzoati di sodio trovano impiego in applicazioni alimentari e farmaceutiche a basso rischio. Essendo molto più solubile in acqua, il benzoato di sodio è impiegato in un gran numero di prodotti, in elevata percentuale preparazioni liquide orali.
Migliorare l’efficienza del processo
Quando si progetta un processo produttivo, l’obiettivo è quello di portare nuove terapie sul mercato in maniera più rapida ed economicamente più vantaggiosa. Fondamentale per l’efficienza del flusso operativo è evitare interruzioni di processo, deviazioni dalla qualità e rischi alla sicurezza degli operatori.
- L’agglomerazione delle sostanze chimiche, la formazione di polveri e processi di pesatura laboriosi sono fattori che riducono l’efficienza. Soluzioni come le materie prime granulari che, essendo estremamente scorrevoli (free-flowing), tendono molto meno a formare agglomerati, permettono una più facile processabilità, migliorando così la velocità della produzione e la sicurezza degli operatori.
- Anche tecnologie di confezionamento innovativo come la “Right-size Weighing” in cui ogni contenitore viene riempito con un quantitativo preciso di sostanza, le sacche monouso per il trasferimento di polveri e soluzioni speciali per i sali igroscopici possono contribuire a semplificare i processi e a velocizzare la produzione.
Migliorare il gusto delle formulazioni liquide
Una formulazione liquida orale amara o con un sapore sgradevole risulterà poco gradita ai pazienti, soprattutto quelli pediatrici. Per migliorare il gusto di queste formulazioni è necessario tener conto di numerosi fattori tra i quali il potere dolcificante, l’aroma, la palatabilità e il retrogusto, senza dimenticare sicurezza e stabilità.
- Mascherare il sapore amaro degli API e migliorare il profilo di dolcezza della formulazione è un approccio molto efficace per aumentare il gradimento della forma di dosaggio finale da parte dei pazienti.
Assicurare la stabilità a lungo termine dei folati liquidi
I folati sono vitamine del gruppo B essenziali per la salute e il benessere. La stabilità dei folati, inclusa quella dell’acido folico, la corrispondente molecola di sintesi, è compromessa dall’ossidazione; questa è una delle difficoltà da superare quando si sviluppano formulazioni liquide della vitamina.
- L’ Arcofolin® è un L-5-metiltetraidrofolato proprietario caratterizzato da stabilità a lungo termine in soluzione. Nella sua forma attiva è direttamente biodisponibile, viene assorbito più rapidamente e non maschera una eventuale carenza di vitamina B12.
Nella produzione di piccole molecole di impiego farmaceutico, per superare ostacoli che si fanno sempre più complessi è necessario un approccio strategico ad ognuno dei punti chiave: produzione del principio attivo, formulazione, conformità normativa, qualità delle materie prime e scelta dei fornitori.
Gli ostacoli alla messa a punto di forme solide sono molteplici: solubilità dell’API e stabilità della sua formulazione finale, controllo del costo complessivo della produzione, messa a punto di una pastiglia compatta ed omogenea, che non ponga problemi in fase di imballaggio o durante la conservazione.
I farmaci in commercio devono essere esenti da batteri e da altri microorganismi in maniera da garantire la sicurezza del paziente; per i prodotti farmaceutici che non possono essere sottoposti a sterilizzazione finale, si rende necessario un uso esperto della filtrazione sterilizzante.
Il processo di riempimento finale è un punto critico nella produzione dei farmaci: richiede infatti un’attenta riduzione del rischio che garantisca che ai pazienti arrivino prodotti farmaceutici efficaci e sicuri.
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